"Gli scavi archeologici dell'Università di Padova ad Aquileia: la casa di Tito Macro e il teatro romano"

Dettagli dell'evento:

  • quando: 23-05-2017 19:00
  • dove: SALA CONSILIARE DELLA MAGNIFICA COMUNITA'
  • info: 0435 32262

relatore: prof. Andrea Ghiotto  Università di Padova, Dipartimento dei Beni Culturali

martedì 23 maggio 2107 ore 21.00
Pieve di Cadore, Sala Consiliare della Magnifica Comunità di Cadore


ingesso libero, si allega locandina


Andrea Raffaele Ghiotto è ricercatore universitario di Archeologia Classica presso il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova. Insegna “Storia dell’urbanistica nel mondo classico” nel corso di laurea in Scienze archeologiche e fa parte del collegio docenti della Scuola di Specializzazione in Beni archeologici e del corso di Dottorato in Storia, critica e conservazione dei Beni Culturali. Collabora a due progetti di scavo e di valorizzazione nei siti archeologici di Aquileia, nella bassa pianura friulana, e di Nora, nella Sardegna meridionale. Ad Aquileia ha co-diretto gli scavi della Casa di Tito Macro e, più recentemente, ha avviato le ricerche nell’area del teatro romano; a Nora ha condotto le indagini presso il foro romano e nel vicino tempio di età imperiale. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, si occupa prevalentemente di tematiche relative all’architettura e all’urbanistica di età romana.


Tema della conferenza
Da molti anni il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova è attivo ad Aquileia con una serie di ricerche archeologiche sul campo che vedono coinvolti numerosi studenti, specializzandi e dottorandi. Questo incontro offre l’occasione di presentare i risultati delle indagini condotte in due importanti settori urbani della città altoadriatica, che nella tarda antichità divenne una delle più grandi di tutto l’Impero romano.
Il primo contesto è quello della casa di Tito Macro, tra il porto fluviale e la celebre basilica cristiana, che è stata indagata tra il 2009 e il 2015. Per la prima volta ad Aquileia lo scavo ha permesso di portare in luce un’intera casa romana, definendone le dimensioni, la planimetria e le fasi cronologiche. Particolare importanza assume anche il riconoscimento di un settore originario dell’abitazione che presenta le caratteristiche tipiche della “casa ad atrio”, sinora mai documentata con sicurezza ad Aquileia. Concluse le indagini sul campo, proprio in questi mesi il progetto è entrato nelle sue fasi finali con l’avvio degli interventi di copertura e di valorizzazione promossi dalla Fondazione Aquileia.
Il secondo settore d’indagine si trova invece tra le Grandi Terme e il foro romano, all’interno del cosiddetto “quartiere degli spettacoli”, in un’area in cui già da tempo si ipotizzava la presenza del teatro romano. Gli scavi sono iniziati nel 2015 con l’obiettivo prioritario di localizzare e di indagare i resti del grande edificio per spettacoli. Nelle prime due campagne di scavo si segnala, in particolare, l’individuazione di due file concentriche di lunghe e poderose strutture murarie disposte a raggiera, suddivise da un muro curvilineo intermedio, attribuibili con buona probabilità alle opere costruttive della cavea teatrale, destinata ad accogliere gli spettatori.
Entrambe le ricerche archeologiche, autorizzate dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, si avvalgono della collaborazione scientifica e del sostegno finanziario della Fondazione Aquileia.