Domenico Schiavi – 300 anni di memoria tra arte e architettura.

Dettagli dell'evento:

  • quando: 04-05-2019 | 06-05-2019
  • dove:
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Domenico Schiavi – 300 anni di memoria tra arte e architettura. La mostra sbarca in Cadore

Apertura dell’esposizione sabato 4 maggio alle ore 17:00 presso il Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore

La mostra itinerante di carattere documentario-illustrativo intitolata “Domenico Schiavi – 300 anni di memoria tra arte e architettura” nasce con il preciso intento di raccogliere notizie e dati sulla vita e sulle opere dell’illustre architetto settecentesco per darne quanto più ampia e completa diffusione.

L’iniziativa rientra nell’ambito delle celebrazioni avviate lo scorso anno a Tolmezzo (città che diede i natali all’insigne artista), ideate dall’Unione degli Istriani, nella persona del suo presidente Massimiliano Lacota, e coordinate da Gianluca Paron, e realizzate in partenariato con la Regione Friuli Venezia Giulia e con il Comune di Tolmezzo, con la collaborazione di Arcidiocesi di Udine, Diocesi di Belluno-Feltre, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia e con il contributo del Comune di Pieve di Cadore.

Essa si propone innanzitutto come presupposto ed incentivo allo stesso tempo per offrire ai vacanzieri ed ai residenti della Carnia, del Friuli e del Cadore lo stimolo necessario per approfondire la conoscenza rispetto alla straordinaria laboriosità di questo insigne architetto e della sua intraprendente famiglia, centrando pienamente l’obiettivo di inquadrare, fornendo uno sguardo d’insieme al momento storico culturale in cui essa si svolse, l’attività dell’artista attraverso le numerose opere da lui progettate e realizzate ed una loro adeguata localizzazione.

Va subito precisato che la scarsità di notizie e studi sullo Schiavi è dovuta principalmente alla mancanza di documenti e proprio l’assenza di uno studio sistematico di carattere cronologico e biografico, nonostante tutto il Friuli porti tracce del suo lavoro nelle molte chiese costruite nella zona collinare e montana, nel palazzo gentilizio di Tolmezzo ed in diverse imprese dei dintorni di Udine, impedisce di ricostruire puntualmente la sua personalità artistica, anche se fu indubbiamente il grande Giorgio Massari ad impressionarlo e a rivelarsi suo ispiratore nelle opere maggiori, dove gli schemi palladiani e la fedeltà al classicismo sono una costante.

Nella letteratura specializzata, ancora oggi, non si trovano che modesti cenni, nonostante le numerose testimonianze della sua vivacissima attività tra il 1740 e la fine del secolo, che lo designano certamente come il solo architetto del territorio friulano degno di nota di quel tempo, replicatore di schemi di un’architettura che, pur semplice, incontrò le attese di rinnovamento anche della committenza ecclesiastica del Cadore, territorio che conserva ancora sue splendide testimonianze.

Anche per quanto attiene alla sua attività in Istria, oggetto di una specifica ricerca promossa dall’Unione degli Istriani – ente promotore e finanziatore di questa iniziativa – che troverà spazio in una prossima pubblicazione, le fonti disponibili si confermano essere scarsissime: allo Schiavi sarebbero riconducibili i soli progetti relativi alle chiese parrocchiali di Pinguente - con elaborazioni successive operate verosimilmente dall’architetto meneghino Filippo Dongetti - di Visignano, di Grisignana, ed alcune opere di restauro nel Duomo di Capodistria.

La mostra, consistente nell’esposizione di una trentina di pannelli, sarà inaugurata sabato 4 maggio alle ore 17.00 nella splendida cornice del Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore in Piazza Tiziano n 2 a Pieve di Cadore e durerà sino al 26 maggio compreso rispettando i seguenti orari: dal lunedì al sabato mattina ore 10:00 – 12:30 e pomeriggio dalle ore 15:00 - 18:00; la domenica su prenotazione allo 0435 32262 o all’email info@magnificacomunitadicadore.it