IL PIAVE MORMORO'. 1917-1918 Dolomiti: un fiume di racconti tessuti con gocce senza tempo

Dettagli dell'evento:

  • quando: 25-05-2018 18:30
  • dove: SALA CONSILIARE DELLA MAGNIFICA COMUNITA'
  • info: 0435 32262

Il volume (pg. 184 con 78 fotografie a colori e 79 immagini in bianco e nero provenienti da vari archivi e fondi fotografici) ha quasi una vocce narrannte: il fiume Piave che – nato dalle rocce bianche del Monte Peralba – scende a lambire le terre e i paesi del Comelico e del Cadore. La sua storia è fatta di racconti, di secoli di racconti tessuti con le gocce preziose e senza tempo delle sue acque cristalline. Racconti e leggende; splendide e mirabolanti imprese di conquiste e scalate su montagne affascinanti e non ancora rese banali dalle frequentazioni; storie dolorose di guerre ed invasioni, come quella avvenuta da parte austriaca dopo la ritirata di Caporetto, evento drammatico che aprì le porte al terribile “an de la fam”. Da Sappada, a Padola, a Santo Stefano e Campolongo e poi ancora Lozzo, Domegge, Calalzo e Pieve: solo alcuni dei paesi segnati dall’umiliazione fatta di privazione delle proprie semplici cose e di negazione della quotidianità, ma paesi dai cui “cassetti della memoria” ancora emergono racconti di gente semplice, ma fiera e tenace.

Il fiume narra per interpretare il presente attraverso il ricordo di un passato non troppo lontano, ma storicamente appannato e sbiadito. Ma è bello pensare alla gente dei monti, alla sua consapevolezza di considerare la montagna come un rifugio difeso dagli spazi che si stendono in fondo alla valle. Un rifugio che ora, come allora, avremmo il dovere di proteggere e mantenere come nostro.

 

“… allora anch’io affondo lo sguardo in quell’azzurro fatto di tempo e di acqua perdendomi in quell’immenso fiume che è proprio il tempo … e guardo le rocce dove sostano gocce di pioggia senza tempo … e so che, sotto quelle rocce, dormono le parole, quelle della storia, una storia che ha lasciato alle spalle il dolore, ma non l’ha dimenticato